di Laura Guerra
Mettersi insieme perché unire la creatività fa la forza e il gusto. Lo ha pensato Vincenzo Durante che alla sua proposta di pizza fritta affianca una golosa scelta di panini fritti da asporto preparati insieme allo chef Paolo Capuano. Il format si chiama Temporary Bun e offre 3 scelte: componi il tuo panino, classici e selezione 1947; per tutte e tre le opzioni si può ordinare il bun tradizionale o il panino fritto farciti con hamburger, wurstel, salumi, contorni napoletani e accompagnarli da una golosa scelta di patatine fritte.
Errico Porzio a Soccavo punta su un ampia e completa carta beverage e, insieme alla pizza al forno o fritta ci si può far portare a casa, dall’aperitivo all’amaro, passando per le birre tradizionali o artigianali italiane ed estere, e i vini classici campani.
Molto curata anche la proposta per i bambini, pensata proprio per accontentare i gusti dei più piccoli, usando però wurstel e salsicce di produzione artigianale e provenienza controllata. Completa il menu la pizza Pascalina che oltre ai sapori di noci e friarielli ha il gusto della solidarietà: per ogni pizza venduta un euro sarà destinato alla Fondazione Pascale per sostenere la ricerca sul cancro.
I cugini Enrico Maria e Carlo Alberto Lombardi, eredi della storica Lombardi 1892 a Foria, insieme alla pizza fanno arrivare a casa dei clienti le loro voci con messaggi di saluto e di buon appetito, grazie ad un qr-code da inquadrare sul cartone della pizza. Le persone non possono mangiare la pizza in sala e allora i pizzaioli arrivano fin sulle loro tavole accompagnando le pizze con calde spiegazioni. Un’idea che colma la mancanza di relazione, che a Napoli è importante da sempre fatta di scambio, incontro e confronto fra ospiti, pizzaioli e camerieri.
Tre idee che toccano i tre pilastri della ristorazione: mangiare, bere e accogliere bene, declinate in modo innovativo e creativo, nonostante l’emergenza sanitaria.