Una nuova insegna che apre in maggio ’24, ma prende vita durante il lock down e porta a tre i locali dello stellato Luca Marchini, tutti a pochi metri. La pizza è soffice, con cornicione evidente, alveolature piccole e disco non troppo alto, due gli impasti, di cui uno integrale, con lievito madre del 2007 e lievitazioni 48 ore. A richiesta mozzarella no lattosio e per vegani. Tra gli starter gnocco fritto e salumi, poi le pizze ‘speciali modenesi’, come la ‘Ninàtt’, zampone brasato al lambrusco e spinaci; la ‘Ringadora’, besciamella, pesto dei tortellini, aceto balsamico; la ‘Che Ghega’, squacquerone, melanzane, Parmigiano, tabasco. Notevoli i dessert artigianali, su tutti il profiterole.