Ciro Casella, dal 2010 a New York, ha la sua Salerno con i figli e gli amici sempre nel cuore, e così decide di chiamare la pizzeria con il nome del santo patrono. Una trentina di coperti, che aumentano leggermente durante la bella stagione, con i tavolini all’aperto, arredamento molto rustico, in legno scuro, quasi come un pub. E, alle pareti della piccola sala, tanti cimeli e i ricordi della sua città: dai quadri sul lungomare, alle foto d’epoca, dagli oggetti porta fortuna ai
gadget della squadra della Salernitana. Sugli scaffali, tra le tante etichette italiane, spiccano con orgoglio i vini della provincia di Salerno.