A Milano i “diavolacci” fanno 6, ma ci sono succursali un po’ ovunque. L’idea di Paolo Tranchida, fondatore, è quella di replicare la pizzeria sotto casa, informale e senza fronzoli. La scelta dell’arredamento vira sul pop e sul colore. Simpatia e spensieratezza replicata al tavolo con piatti provvisti di simpatici messaggi e rotella per tagliare la pizza (idea semplice e geniale). Tutta scena? Per niente la sostanza è garantita da un impasto di prima qualità, leggero e vellutato al palato con lievitazione di 48 ore. Tre gli impasti proposti (quello integrale ottimo) e ingredienti DOP sapientemente abbinati. In menù tutte le classiche e proposte speciali. Ottima la “Chi Zucchina e chi menta”, insolita e gustosa.