Locale caldo e accogliente, tra gli antichi edifici in pietra di un borgo abbarbicato sulle montagne che circondano Isernia. Vale la pena iniziare il pasto con uno dei fritti – fatti a regola d’arte – come ad esempio l’arancino sannita che ha sostituito il riso con farro, orzo e grano: davvero interessante! La materia prima è di qualità e si sente e un po’ in tutte le scelte si predilige il territorio con qualche sconfinamento nella vicina – e storicamente dialogante – Campania. Buono il servizio.