Al centro un grandissimo bancone bar dove ci si può sedere e bere un cocktail prima di andare al tavolo, di fronte la cucina e il forno dominano gran parte della sala divisa in due ali, persino i bagni sono accoglienti. Il menu è molto semplice: ci sono sette pizze (marinara, margherita, provola e pepe, quattro formaggi, con la zucca, la burrata e la Queen of Napoles), sei primi piatti (tra cui ragù napoletano e carbonara), quattro secondi. Focacce e taglieri come antipasti, i dolci. C’è poi tanto da bere, birre da spillare, vini di territorio, distillati e cocktail per accompagnare. Ma veniamo alle pizze: perfetta la marinara, con la giusta dose di pomodoro e origano profumato. Buona anche la margherita, di pure stile napoletano tradizionale come tutti gli elementi ben fusi fra loro. La provola e pepe invece gioca sul caldo freddo, il latticino è messo all’ultimo momento per esaltare il ruolo del pepe. Buone le altre destinate a variare con la stagionalità. Le pizze vengono ben servite al tavolo, la Queen of Napoles ultimata con una grattata di formaggio a tavola dal cameriere. Impasto delizioso e centrato, parliamo davvero di grandi pizze fatte con mestiere. L’accoglienza gira al massimo, con il direttore che accoglie tutti i clienti e il personale che sorride e ti accompagna al tavolo.