Servizio attento e scrupoloso, e pizze di buona scuola e dalle ottime materie prime, pur con minimi dettagli da limare su impasti e cotture. L’ambiente, molto ben arredato, cita la tradizione pastorale abruzzese che, aleggia anche nel menù pizze nelle sfizierie, come gli interessanti supplì di pecora alla callara, gran bella rivisitazione di un iconico piatto della transumanza. Ricchissima – rispetto agli standard di una pizzeria – la carta vini e la scelta di birre, peccato che come in altre pizzerie la scelta resta ancorata alla bottiglia intera, senza mescita o calice. In definitiva, un locale molto interessante, dove però l’acustica, va un po’ sotto stress nei giorni di gran pienone.