Largo alla fantasia, che irrompe come un temporale (piacevolissimo) a rompere la monotonia della pianura piemontese: pizze creative, locale inappuntabile nella sobria eleganza. Sdoganiamo subito ciò che è migliorabile: le sedute a muro troppo strette e le luci troppo basse. Per il resto è goduria pura, con un servizio giovane, sorridente e preciso che imprime una marcia in più. Le pizze contemplano quanto di buono sale dal sud (provola, bufala, colatura di Cetara, ecc.) ed elementi outsider molto accattivanti, dal pesto genovese al lardo di Colonnata, alla paprica, alle taggiasche. Il Gorgonzola arriva dalle porte della città, la carta di vini è attenta – anche al territorio – e azzeccatissima per le “bolle da birra”. Stile napoletano rigoroso per fattura, con morbidezze e ingredienti di buona scelta che si dettagliano netti. A richiesta, tutte le pizze possono avere il cornicione ripieno, anche con l’inedita abbinata tra ricotta e olio al tartufo.