Il rivoluzionario Andrea Godi, enfant prodige dei pizzaioli leccesi, ha portato a Lecce la freschezza e l’innovazione di un nuovo modo di intendere la pizza. Già dall’apertura, avvenuta alcuni anni fa, ha rianimato le assuefatte papille gustative dalla monotonia di gusti e impasti fino allora conosciuti. Le pizze si mangiano con gli occhi. Al tavolo arrivano tonde dal bordo alto, come è d’obbligo per una verace pizza napoletana, e subito se ne percepisce la leggerezza. Le narici catturano i primi profumi, segno inequivocabile della bontà delle materie prime, rigorosamente selezionate. La prova del nove spetta al palato. In bocca c’è tutto il brio dell’impasto, con le sue 24 ore di biga e 24 di lievitazione, e il sapore dei topping perfettamente abbinati e di stagione, come nelle pizze gourmet. Agli spazi interni in stile jungle si alterna l’ampio esterno, un’oasi urbana di alte palme illuminate. Tavoli distanziati, menu sulla tovaglietta e codice QR per i più tecnologici.