Pizza o focaccia? Pizza contemporanea. Così la chiama il suo artefice, Renato Bosco. Il pizzaiolo veronese è uno degli uomini che stanno scrivendo la storia della pizza moderna. Folgorato sulla via dell’impasto, si è, prima, staccato dalla costola madre della pizza napoletana e poi anche da quella all’italiana-che non ha, comunque, abbandonato del tutto- per compiere un lungo lavoro di ricerca sulle farine, sulle varie forme e metodi di panificazione, sui diversi modi di cottura arrivando a risultati straordinari. Le sue pizze (focacce?) sono il frutto di una rivoluzione nella struttura, nella selezione di farine, nella lievitazione. Operazioni dalle quali trae fuori il meglio. Come afferma lui stesso, la sua pizza è un piatto pensato. Deliziose le pizze crunch e doppio crunch. Da non perdere “La classica sempre buona” con burrata, crudo di Parma 30 mesi, basilico della serie, a marchio registrato, Aria di pane. È davvero una nuvola di bontà.
Pizza or focaccia? Contemporary pizza. That is how its maker, Renato Bosco, calls it. This Veronese pizza chef is one of the men who are writing the history of the modern pizza. Struck while on the road to the dough, he first disconnected himself from the mother ribs of the Neapolitan pizza and then from that of the Italian one – which he has not, however, completely abandoned – to carry out a long research on the flours, on the various shapes and methods of baking, on different cooking methods to arrive at extraordinary results. His pizzas (focaccias?) are the result of a revolution in the structure, in the selection of flours, in leavening. Operations from which he has extracted the best. As he himself says, his pizza is a thoughtful dish. The pizza crunch and double crunch are delicious. You mustn’t miss “The always good classic” with burrata, Parma ham cured for 30 months, basil from the series of the registered trade mark, Aria di pane. It is truly a cloud of goodness.