Giuseppe Gatto è un grande conoscitore delle materie prime del territorio, un attento selezionatore. Porta avanti il ristorante di famiglia con l’impegno di divulgare la buona cucina locale e in particolare la tradizione ittica trebisaccese. Ha consolidato nel tempo anche un reparto pizzeria in linea con i principi del suo progetto. I dictat sono la lunga lievitazione, di almeno 36 ore, e l’utilizzo di lievito madre. L’impasto, studiato dalla mamma Antonella e dal pizzaiolo Giovanni Leonetti, è un blend di semolato di Senatore Cappelli e farina 1 di grano autoctono Carosella (Carusedda). L’esperienza culinaria della pizza, nel grazioso locale dall’arredo elegante e dai toni chiari, ha come perno la freschezza e diventa il racconto della ricchezza agroalimentare, e quindi culturale, dell’alto ionio calabrese e della regione. Giuseppe e il personale che lo coadiuva, completano poi la narrazione dando ai clienti ulteriori informazioni sull’origine e le usanze che hanno ispirato le specialità in carta.