E’ da qualche anno la meta di chi cerca quelle che vengono oggi definite pizze gourmet. Ma qui, come direbbe il patron Patrick Ricci, il fine del pizzaiolo non è quello di fare meraviglia, qui la filosofia è tutta basata sulla sostanza. A iniziare dale materi prime, selezionate con grande attenzione, partendo dalla scelta dei grani storici e dalla macinazione a pietra e poi via via tutti gli altri ingredienti. E infatti vedrete comparire spesso sul menù di fianco alle varie pizze, il simbolo dei Presidi Slow Food, a indicare prodotti come il pomodoro del piennolo o i capperi di Salina, il conciato romano o la salsiccia rossa di Castelpoto. E poi magari pure un po’ di fantasia nella realizzazione (anche visiva) della pizza, ma senza esagerare. Le pizze vengono servite già tagliate a spicchi per favorire la giusta condivisione.