di Laura Guerra
E’ tutta un intreccio la vita di Luca Platania: origini romanissime, l’amore per Salla Maria, finlandese, che lo porta a scegliere di diventare pizza chef ad Helsinki dove conduce Forza.
Riflessione attenta sulle differenze fra i diversi modelli d’impresa e la capacità di farne una sintesi che gli fa dare valore anche al tempo libero e a goderselo.
Occhio gastronomico allenato nella tradizione della cucina romana e sguardo contemporaneo sui sapori amati in nord Europa e sugli ingredienti che compongono il paniere finlandese. Come la rapa rossa centrifugata, protagonista di un supplì che parte da un riso di alta qualità tostato nel burro aromatizzato allo scalogno, sfumato con il cognac, farcito di mozzarella, messo in forma e golosamente fritto. Al momento dell’antipasto fa bella figura insieme ai grandi classici della friggitoria romana ed italiana: supplì, frittatine di bucatini, pizze fritte, tondi, ovali, quadrate che escono da forme realizzate da un artigiano siciliano, terra dove pure friggere è una religione laica.
Un trionfo dorato e goloso che gli ha portato il premio Best Fried Food – Il Fritturista 2023 – Oleificio Zucchi Award consegnatogli a Barcellona nella cerimonia di premiazione di 50 Top Pizza Europa 2023, insieme ai riconoscimenti come Migliore Pizzeria in Finlandia e di locale Green Oven, per l’attenzione e la sensibilità ambientale.
Un palmares che premia sensibilità gastronomica e coraggio d’impresa che Luca, ad un punto di grande maturità e consapevolezza professionale, esprime proponendo in un paese agli antipodi non solo geografici dall’Italia, la pizza napoletana classica e quella condita con la genovese di cervo, teglie di tranci che spaziano dai gusti tradizionali ma si lasciano incuriosire da abbinamenti che pescano fra ingredienti e sapori nord europei sempre nel nome e nel rispetto di una grande piacevolezza gastronomica. Una sensibilità, quella della cucina d’autore, che ama approfondire e coltivare di lunedì, giorno di chiusura della pizzeria, che lui ama dedicare allo studio e agli intrecci fra tradizione e contemporaneità, in un incontro fra le due culture che fanno parte di lui, determinandone vita, fritti e pizze.