di Bruna Sapere
Siamo entrati nel vivo della Fase 3. Dopo un primo periodo di transizione, durante cui la ripresa della ristorazione in Italia è stata contraddistinta dalle opzioni di delivery e asporto, i locali ripartono finalmente con servizio ai tavoli. In particolare, in Campania, tutto il comparto ristorativo ha avuto il via libera a partire dal 21 maggio.
L’ordinanza regionale prevede una distanza minima di un metro tra i tavoli o, lì dove il rispetto di tali distanze non sia possibile, l’utilizzo di idonee barriere di protezione, sanificazione frequente di ambienti e attrezzature, menu con l’app QR-Code, preferenza di accesso su prenotazione e pagamenti elettronici.
Dunque distanziamento e prudenza, ma grande emozione per un graduale ritorno alla normalità, dopo il buio del lockdown durato oltre due mesi. Complice anche l’arrivo della bella stagione, il desiderio di uscire e, finalmente, di consumare un pasto fuori è davvero grande.
E grande è anche l’ottimismo e la voglia di ripartire dei tanti ristoratori, chef e pizzaioli che, dopo essersi reinventati con nuove iniziative, tornano alle formule d’origine.
In Campania – dove la pizza ha un’importanza cruciale non solo per l’innata abilità di conquistare tutti i palati, ma anche per essere il più grande simbolo culinario e culturale di Napoli e della regione tutta – il pizzaiolo, tra bancone e forno, compie un rito sociale a cui il cliente assiste rapito. Per cui, sì all’asporto, ma gustare la pizza, in pizzeria, ha un sapore completamente diverso. La parola chiave della ripresa, quindi, è fiducia, e ai ristoratori spetta garantire al cliente totale sicurezza.
Le pizzerie campane stanno sicuramente incentivando il ritorno alle vecchie abitudini attraverso una nuova sistemazione dei locali, un distanziamento dei tavoli anche superiore a quanto stabilito dal decreto – riducendoli, in alcuni casi, anche del 50% – un nuovo allestimento degli spazi esterni o di servizi drive.
Questi i nostri suggerimenti su dove mangiare le migliori pizze dell’estate, in Campania, in assoluta sicurezza.
Viale Giulio Douhet, 11. Caserta.
“La luce si riaccende. Il fuoco rinasce. L’astronave riparte”, si legge sulla pagina de I Masanielli il 21 maggio che, dopo il lockdown, torna direttamente con servizio ai tavoli, senza passare per delivery/asporto. Tavoli ben distanziati in sala e divisori disegnati personalmente da Francesco Martucci conferiscono grande sicurezza ai clienti, che possono prenotare scegliendo tra tre turni a pranzo e cinque a cena.
Il menu estivo, originale e gustoso, ruota intorno al mondo vegetale. La pizza piu’ gettonata è INUMANA, con una cottura di 3 temperature diverse, impasto di semi vari e rifinita con bietola saltata al burro di Normandia, baccalà mantecato al latte, zest di limone, cipolla croccante. Tra le altre notivà:
Verde di peperoncino con cottura in tre diverse temperature – vapore, fritta e al forno – con crema di friggitelli (peperoncini verdi dolci di fiume), stracciata di Corato, salsiccia a punta di coltello cruda al finocchietto, erba cipollina;
Cacciatora di pollo con pomodorino lampadina selezione I Masanielli con cottura di 9 ore e, all’uscita, chips di pelle di pollo, sale affumicato, polvere di cipolla bruciata.
Vicolo S. Giovanni Battista, 3. Caiazzo.
Franco Pepe ha riaperto le porte di Pepe in Grani il 2 giugno dopo un importante lavoro di risistemazione degli spazi, riducendo i coperti a 80 posti. Tra le numerose novità: 3 tavoli del silenzio disposti in giardino, in un’area dedicata al grande compositore Ezio Bosso, da poco scomparso, per un percorso di gusto ed emozioni; un’area drive-thru, per l’asporto, dove si potrà attendere la pizza ordinata comodamente seduti nella propria auto; un patto di alleanza con il cliente, chiamato in prima persona a collaborare per l’attuazione dei protocolli di sicurezza. Il nuovo menu prevede tre sezioni: le pizze al tavolo, che includono tutte le classiche e le stagionali; il menu funzionale, con creazioni che seguono i dettami della dieta mediterranea, più piccole e servite insieme a una verdura cruda e a un dressing in cui poter intingere il cornicione; la sezione da asporto, da ritirare nel classico box di cartone, e una parte “al cartoccio”, con pizze ripiegate e incartate – così come d’uso negli anni ’70 – per garantirne bontà e fragranza. Tra le quattro new entry, due preparazioni che sottolineano come si possa partire da semplici ingredienti e arrivare ad un grande risultato attraverso la trasformazione della materia prima e l’utilizzo di diverse tecniche di cucina:
Ortolata – da orto colorato – con fior di latte, scamorza, crema di peperoni rossi, crema di peperoni gialli, crema di zucchine, crema di melanzane, passata di pomodoro, pepe macinato, zest di limone, foglia di basilico e menta tagliata a julienne, polvere di olive nere caiazzane, olio extravergine d’oliva;
Pastiera Fritta – ricetta pensata da Stefano Pepe ed elaborata con la collaborazione dello chef Nino Di Costanzo, dedicata al grande maestro pasticcere Alfonso Pepe – con crema pasticcera aromatizzata agli agrumi, fior di latte, granella di nocciole tostate, canditi misti, zest d’arancia.
Piazza Sannazaro, 201/C. Napoli.
Ciro Salvo ci tiene a far sentire i clienti a proprio agio; misurazione della temperatura all’ingresso, distanziamento dei tavoli sia all’interno che all’esterno del locale, gel igienizzante, guanti e mascherine, e un’applicazione per la gestione della lista senza prenotazioni telefoniche: all’arrivo, se si trova disponibilità ci si accomoda subito, altrimenti si lascia il numero telefonico per essere avvisati del tavolo libero attraverso sms. Dal nuovo menu è possibile ordinare:
Diavola di Castelpoto con burrata con pomodoro pelato biologico, salsiccia rossa fresca di Castelpoto, cuore di burrata di latte nobile, olio extravergine a fine cottura;
Ricotta, fiori di zucca e salame con ricotta di latte nobile, fiori di zucca, salame irpino, fior di latte di Agerola, olio extravergine aggiunto a fine cottura.
Riviera di Chiaia, 271. Napoli.
Largo Arso, 10/16. San Giorgio a Cremano (NA).
I fratelli Francesco e Salvatore Salvo, dopo aver ripreso a sfornare pizze con servizio di asporto/delivery, hanno riaperto le porte delle due sedi con una nuova disposizione dei tavoli in sala, per garantire ai clienti un’esperienza piacevole ma, soprattutto, sicura. Area gluten free nella sede di San Giorgio a Cremano e sistema di prenotazione online, già attivo da diversi anni, perfezionato. Tra le pizze più richieste:
TerraMare, ideata insieme allo chef Salvatore Bianco. Ricca di rimandi mediterranei, è preparata con conserva di melanzane, cipolla di Tropea in osmosi di aceto, filetti di tonno sott’olio, puntarelle, fior di latte;
Scapece con fior di latte di Agerola, fiori di zucca e, all’uscita, zucchine alla scapece, dadi di provolone stagionato, guanciale, glassa di aceto balsamico.
Via Michelangelo da Caravaggio, 94. Napoli.
Via Michelangelo da Caravaggio, 53. Napoli.
Enzo Coccia ha avviato dapprima i servizi di delivery e take away con importanti risultati, poi ha riaperto le porte de La Notizia con una nuova mission racchiusa in una sola parola: Essenziale. Ritornare ad essere l’essenza per cui sono nate le botteghe-pizzerie agli inizi dell’800, attraverso un rapporto semplice e schietto con i clienti e con un’offerta di qualità basata solo su prodotti stagionali, per lui è la chiave per guardare avanti.
Santa Lucia con pomodori del piennolo, origano, acciughe, olive nere, prezzemolo, aglio;
Pizza con fiori di zucca, provola, basilico, strutto, parmigiano, olio extravergine d’oliva.
Piazza Monsignor Nicola Suppa, 4. Caserta.
Francesco Vitiello ha rimodernato il locale e perfezionato gli impasti. L’attenzione per il cliente è curata nei minimi dettagli e la riduzione dei posti a sedere rappresenta un nuovo punto di partenza per creare un’atmosfera diversa. Tra le pizze più gettonate del nuovo menu:
Raimbow con stracciatella di bufala, salmone marinato a secco, zucchina gialla e melograno;
Fontanello e Melanzane con melanzana al burro di bufala, pomodoro fontanello al forno, lardo, fior di latte baciato dalla bufala, polvere di olive e provolone del Monaco.
Via Giulio Cesare Capaccio, 27. Napoli.
Enzo e Cristiano Piccirillo tornano con i grandi classici che tanto sono mancati ai clienti durante il periodo di quarantena. In particolar modo:
La Primavera con base di bruschetta fritta ricoperta da pomodori datterini, rucola, bocconcini di bufala e olio extravergine di oliva;
La zia Tatina con scarole saltate in padella con uvetta, pinoli e peperoncino, provola fresca affumicata e olive nere di Gaeta.
Via Roma, 238/240. Salerno.
Via Sacerdote Cozzolino Benedetto, 71. Ercolano (NA).
Grande ripartenza per Giuseppe Pignalosa e i suoi due locali, che hanno riacceso i forni a partire dal 21 maggio. In menu, oltre alla richiestissima capricciosa, reinterpretata in chiave contemporanea, tornano le pizze dell’estate, tra cui:
Giagiù con pomodorino giallo del Vesuvio DOP, burrata, alici di Cetara, zucchine San Pasquale grigliate, buccia di limone di Sorrento e olio extravergine di oliva DOP;
Nerano con fior di latte campano, vellutata di zucchine, chips di zucchine, menta e Caciocavallo Podolico.
Via Nuova Agnano, 1. Napoli
Via Campi Flegrei, 13. Pozzuoli (NA).
Diego Vitagliano riapre le porte di Bagnoli e Pozzuoli a partire dal 21 maggio. Tra le novità, l’assenza di Sara Palmieri – responsabile della sezione gluten free – a Bagnoli. Entrambe le sedi continuano a proporre anche pizze senza glutine, la cui qualità è rimasta invariata. Fasce orarie di prenotazione suddivise in due turni a pranzo (13.00/14.15 e 14.30/16.00) e tre turni a cena (20.00/21.15, 21.30/22.45 e 23.00/00.30). Le pizze più richieste:
Baccarina con crema di peperoni gialli, fior di latte di Agerola, olive siciliane, capperi, polvere di olive, baccalà marinato in premuta di arancia, scagliette di arancia, basilico liscio, olio extravergine d’oliva;
Montanara alla pizzaiola fritta e al forno con pomodorini di Corbara, provola di Agerola, origano del Matese, basilico liscio. Un chiaro richiamo alla provola alla pizzaiola.
Via Vittorio Emanuele III. Frattamaggiore (NA).
Via Antonio Gramsci, 60. Aversa (CE).
La pizza canotto di Carlo Sammarco, con cornicione gonfio, soffice e alveolato, è nuovamente servita ai tavoli di Frattamaggiore e Aversa, dal 21 maggio. Entrambe le sedi sono aperte tutti i giorni a cena. Gli ampi spazi a disposizione hanno permesso di organizzare al meglio i tavoli in assoluto comfort. In menu, tra le più richieste:
Tonno e Peperoncini Verdi con peperoncini verdi saltati in padella con datterino fresco e basilico, tonno rosso fresco scottato, provola affumicata, pepe macinato fresco;
Nerano 2.0 con vellutata di zucchine con fiore, fonduta di provolone del Monaco, chips di zucchine, provola affumicata, tartare di gamberi rossi freschi, basilico.
Via Murelle, 1. Succivo (CE).
Salvatore Lioniello riparte con grande entusiasmo e tante novità, a partire dal servizio Lioniello’s drive – si entra con l’auto nel parcheggio, si consulta il menu da cellulare attraverso il Qr Code e si effettua l’ordine tramite citofono – e i lavori in ultimazione per la cantina, che consentirà di avere circa 200 etichette tra vini e bollicine, e il giardino, che permetterà di avere ulteriori 80 posti a sedere all’aperto. Anche il servizio ai tavoli prevede un menu in Qr Code con 4 pizze nuove, tra cui:
Un Orto nel Piatto con fior di latte e, in uscita, crumble di pane, crema di pomodori, crema di melanzane alla siciliana, crema di zucchine e peperoni, datterini gialli semi dry, pesto trapanese e olio extravergine di oliva;
Parmigiana scomposta con vellutata di melanzane, provola affumicata e, in uscita, chips di melanzane, pomodorini rossi semi dry, spuma di parmigiano stagionato 24 mesi, basilico cristallizzato e olio extravergine di oliva.
Via Antonio Vivaldi, 23. Caserta (CE).
Sasà Martucci riparte con un menu innovativo e goloso, e tanta voglia di ricominciare. Aperto tutti i giorni – tranne il martedì e la domenica a pranzo – propone fasce orarie di prenotazione suddivise in turni di circa 45 minuti, per 3 turni a pranzo e 5 a cena. In carta, pizze definite “carismatiche”, capaci di accontentare tutti i palati. Tra le più apprezzate:
Droga 2.0 con ketchup datterino rosso arrostito, Datterino giallo confit, fonduta di Parmigiano Reggiano, pesto di basilico homemade. Il nome suggerisce la dipendenza che può scaturire dall’assaggio;
L’Anatra in un Campo con carote gialle aromatizzate al limone, carote rosse aromatizzate all’arancia, anatra, polvere di liquirizia, vellutata di carota viola. Per un abbinamento stravagante che sfida i classici.
Via Giotto, 2. Pomigliano D’Arco (NA).
La Pizzeria 450 Gradi Pizza e Fritti ospita nuovamente i clienti tutti i giorni a pranzo e a cena. Posti a sedere dimezzati e grande attenzione alle misure anti-covid fanno sentire gli ospiti rassicurati. Gianfranco Iervolino ha preparato un nuovo menu con proposte fresche ed invitanti che spaziano dalle classiche a quelle di stagione. E’ possibile richiedere anche versioni senza lattosio e gluten free, fatta eccezione per le pizze fritte. Tornano a grandissima richiesta:
Pizza Nocellara con crema di noci homemade, provola di Agerola, gherigli di noci di Sorrento, bresaola;
Pizza Nerano con stracotto di zucchine, fior di latte di Agerola, Parmigiano Reggiano, slice di provolone del Monaco, basilico.
Via Marino Cristoforo, 22. Napoli.
Vincenzo Esposito ha ripreso dapprima con il delivery e poi con il servizio ai tavoli: “Ci siamo adeguati alle nuove norme, garantendo distanziamento e turni in fasce orarie, ma restiamo sempre #tropponapoletani“. Quattro turni a pranzo e quattro a cena, per gustare un menu che vede regina incontrastata la pizza Elena Ferrante con salsa ragù, fiordilatte, ricotta fresca e pepe e le novità:
Elisabetta Farnese con melanzane a funghetto, Parmigiano Reggiano in doppia consistenza, datterino fresco, burrata;
Don Alberto con pomodorino del Piennolo giallo, aglio, origano, salame, basilico.
Via Francesco Caracciolo, 14. Napoli.
Dopo aver abbassato la serranda già prima che lo imponesse il decreto, Fresco Caracciolo torna con l’introduzione di accortezze adottate per tutelare la salute di collaboratori e clienti, tra cui l’introduzione del QR-code al fine di consultare i menu senza dover maneggiare materiale cartaceo. Antonio Troncone ha ripreso a sfornare pizze dapprima per asporto/delivery che, come lui ci confida ” è stata una spinta motivazionale, visto che in vent’anni non ero mai stato lontano dal forno per un periodo così lungo”, poi con regolare servizio ai tavoli. Ripresa, dunque, all’insegna della sicurezza, del rispetto per le regole e della fiducia da parte dei clienti. Tra le specialità più richieste, oltre alla classica Margherita e Bufala Dop, due novità assolute fuori menu:
Marinara Caracciolo con olive di Gaeta, cucunci, piennolo giallo e rosso, origano di montagna, aglio, basilico, olio evo, alici fresche;
Peperoncina con peperoncini verdi, pomodorini fattorini, speck dop Alto Adige, provola, grana dop, olio evo, basilico.
Via Cornelia dei Gracchi, 27. Napoli.
Errico Porzio è ripartito con il delivery il 27 aprile in quel di Soccavo. L’entusiasmo dei clienti è stato così forte da decidere di riaprire subito anche le altre sedi. Oggi, il servizio ai tavoli della Pizzeria Errico Porzio in via Cornelia dei Gracchi si svolge su fasce orarie di un’ora sia a pranzo che a cena e solo su prenotazione. Il distanziamento sociale ha portato ad avere una marcata riduzione dei posti a sedere, in parte compensati dalle sedute nell’area esterna. Ben 7 le nuove pizze dedicate alla bella stagione. Le più richieste:
Menta e Cuore con cornicione ripieno di crema di zucchine, fior di latte d’Agerola, zucchine e, all’uscita, affettato di tonno pinna bianca, olio evo aromatizzato alla menta, foglioline di menta;
Ripieno di RinPorzio con scarola riccia, pomodorino semisecco, olive nere caiazzane, acciughe di Cetara, capperi di Salina e, all’uscita, olio evo Colline Salernitane Dop, grattugiata di limone bio sorrentino.
Via Monsignor Pasquale de Pasquale. Casandrino (NA).
Il distanziamento tra i tavoli può essere un’opportunità per offrire, oltre che maggiore sicurezza, anche migliore qualità nel servizio. Con questa riflessione, Carmine Donzetti spiega che la scelta di ampliare gli spazi e, dunque, di ridurre i posti a sedere è risultata meno sofferta. Gli ospiti possono godere anche delle sedute nell’area esterna. In menu, spiccano pizze dagli abbinamenti ricercati e dai profumi estivi:
Fior di Zucca con crema di fiori di zucca, pomodorini gialli arrostiti, fior di latte e, all’ uscita, filetto di acciughe, basilico cristallizzato.
Tonno. Montanara fritta asciugata in forno e condita, all’uscita, con stracciata di bufala, scarola riccia, tonno fresco, mandorle tostate salate.
Via Trieste, 147. Palma Campania (NA).
Pietro Parisi, il cuoco-contadino che, con la sua tecnica, rende protagonista la materia prima dei piccoli produttori del territorio, per la calda stagione ha aperto le porte della location estiva alla via provinciale per Castello. A dare il benvenuto uno splendido panorama sulla terrazza che si affaccia sul Vesuvio. Aperta sia a pranzo che a cena, ha anche un menu dedicato alle intolleranze al glutine e al lattosio. Le pizze che stanno riscuotendo maggiore successo:
Marinara di Baccalà;
Montanara Croccante primo sale zucchine e limone.
Corso Umberto I°, 168. Alvignano (CE).
Menu sia cartaceo che digitale, posti a sedere ridotti quasi del 40% con un distanziamento ben superiore a quanto richiesto dalle disposizioni vigenti, tre turni serali di un’ora e mezzo ciascuno. Insomma, Pasqualino Rossi e famiglia accolgono i clienti nel massimo del comfort e della sicurezza. Nel nuovo menu estivo:
Polpo Arrostito nel Ruoto con mozzarella di bufala di Alvignano, polpo arrostito al rosmarino, scarola riccia, burrata, olio extravergine d’oliva;
Pizza Arrecanata con provola di bufala, peperoni fritti con pane croccante, pepe, menta, dedicata a nonno Pasquale, che preparava spesso i peperoni usando questa ricetta.
Piazza Vittoria, 8. Napoli.
Vincenzo Capuano è un continuo vulcano di idee. La ripresa non lo trova impreparato in fatto di novità: luglio è il mese dell’inaugurazione di Vincenzo Capuano al Porto, sul porto di Pozzuoli, in una location su due piani e con un grande dehors vista mare; nell’aria aleggia anche la notizia di un nuovo format a pochi passi dalla “casa madre”. Tra i primi a proporre il servizio di delivery questa primavera, ha riaperto il locale di Piazza Vittoria con un ridimensionamento dei posti di circa il 40% e con sedute più eleganti e confortevoli. Tra le novità del menu estivo, due scelte da non farsi sfuggire:
La Posillipina. Cotta a due temperature – prima fritta e poi al forno – con l’aggiunta, in uscita, di stracciatella vaccina, gambero rosso di Mazara del Vallo, pesto di basilico, zest di limone. New entry 2020;
Nonna Adele con crema di zucchine, polpettine di zucchine, stracciata, chips di fiori di zucca. La pizza evoca un ricordo d’infanzia ed è la più richiesta dell’estate.
Via Amerigo Vespucci. Pontecagnano Faiano (SA).
Daniele Ferrara e Valerio Iessi, a partire dal 3 giugno, hanno ripreso ad accogliere i clienti tutte le sere dalle ore 19.30, con prenotazioni in due fasce orarie e tre di sabato. Tante le novità, tra cui l’eliminazione delle pareti divisorie nei laboratori per permettere una maggiore circolazione di aria, restyling del sito, apertura dello spazio esterno, nuovo menu sia in materiale lavabile che digitale. Accanto al classico servizio, l’app permette al cliente totale indipendenza e automazione: possibilità di prenotare da casa, listarsi nelle vicinanze del locale grazie ad un sensore di prossimità, registrarsi al tavolo, inviare l’ordine, effettuare il pagamento. Tra le new entry, assolutamente da non perdere:
Oro e Perle con armonia di pomodoro – secco marinato, confit, fresco – perle di bufala, origano delle colline salernitane, perle di basilico, olio extravergine di oliva Verbio;
Fiori e Fiori con provola d’Agerola, fiori di zucchine in doppia consistenza, pancetta croccante, fior di ricotta affumicato di bufala, pecorino bagnolese, pepe rosa, basilico, olio extravergine di oliva Verbio.
Piazzale Vincenzo Tecchio, 35. Napoli.
Raffaele Bonetta aveva già da tempo focalizzato la sua attenzione sulle materie prime di stagione, strizzando l’occhio in particolar modo al mondo vegetale e cercando, dove possibile, di agire sulle consistenze senza mai trascurare sapore e valori nutrizionali. Il nuovo menu estivo è pertanto incentrato sulle verdure, con particolare cura all’effetto cromatico. Tra le più richieste:
Mimetica di scarola con vellutata di scarola, pinoli tostati, pomodori semidry, sale di capperi, polvere di olive nere, provola, acciughe;
Cristo Velato con schiacciata di piennolo all’aglio, pomodorino semi-dry all’organo, datterino scottato, fior di latte misto bufala, camicia di provolone del Monaco Dop.
Via Mario Gigante, 94. Napoli.
“Abbiamo fiducia nel nostro futuro e nel nostro lavoro” sostiene Marco Pellone, parlando della ripresa. Nella Pizzeria Ciro Pellone i coperti sono stati dimezzati per garantire estrema sicurezza. Menu digitalizzato con QR Code, menu online per l’asporto, igienizzanti ad ogni tavolo e in più punti della sala, incentivano e mettono a proprio agio i clienti, i quali apprezzano molto la proposta e i maggiori spazi a disposizione. Tra le pizze più richieste, oltre all’immancabile Provola e Pepe, che rappresenta un po’ la firma dei Pellone, troviamo:
Mascalzone con peperoncini verdi, pomodorini, provola, cacioricotta;
Fior di Zucca con salame irpino, fior di latte di Agerola, ricotta di pecora e fiori di zucca.