Luca Brancati, figlio e nipote d’arte (papà e zii arrivarono a Marano giusto 50 anni fa da Agerola) è stato il protagonista della trasformazione di “Cuore Napoletano” da pizzeria periferica dell’Alto Vicentino in laboratorio di sperimentazioni ad alto livello su miscele di farine e farciture. Le pizze – servite in un ambiente luminoso e moderno, lontano dal cliché “partenopeo” immaginato al Nord – escono dal forno a legna ciascuna seguendo progetti che (a seconda della linea: verace o contemporanea) assemblano macinati speciali, alte idratazioni, maturazioni e lievitazioni accuratamente studiate con ingredienti anche inconsueti: salumi di Mora romagnola, cacioricotta cilentano, caciocavallo podolico, robiola di Roccaverano, formaggio conciato di Caserta, bottarga di Cabras, papacelle, ‘nduja nera calabrese, mozzarella di riso vegana. Omaggio alla tradizione campana: la pizza fritta. Molto consigliata la prenotazione, specie in tempi di riduzione dei posti causa pandemia.