Il vizio, facilmente, diventa abitudine. E porta a tornare volentieri in un locale dove il “farsi una pizza” è preceduto dalle liturgie irresistibili di fritti napoletani, montanare (nelle quattro versioni: classica al ragù, di mare o alla stracciatella) e frittatine di pasta. Per il resto, si può contare su un disco a bordo alto ben fatto e di cottura precisa. Ampia la scelta: si va dalla semplice “marinara gialla” alla classica “Napoli”, fino alle più conturbanti “tonno al pascolo” (messo a crudo, fuori cottura, su una base di provola, bufala affumicata e pomodori secchi) e “mammà”, con il ragù napoletano. Anche la cucina segue armonie decisamente partenopee, dolci validi.
napoletano
giorno di chiusura: mercoledì