Nel fine settimana, il teatro fa il tutto esaurito, quindi attenzione ad accaparrarsi per tempo la “poltronissima”. Fantasia, esecuzione perfetta e buone materie sono il punto di forza di un locale cresciuto negli anni, fino a spostarsi “fuori le mura” rispetto all’originaria collocazione a fianco del teatro civico. Fritti di rito “aspettand o’ magnà”, come recita il menu. Si va sui classici, tiella, frittatine di pasta, crocchè e montanare, con l’incursione contemporanea dei poke declinati alla partenopea. Tante pizze contemporanee a fianco delle classiche (da provare A’ purpetta ra nonna e A’ frescona, con il gambero rosso a crudo fuori forno). Servizio a volte impreciso, ma è l’unico neo.
napoletano
giorno di chiusura: mai