Il primo indirizzo aperto da Pasquale Pometto si riconferma ancora una delle migliori pizzerie milanesi. Solo sei pizze in carta, pochi ma specifici (ed eccellenti) ingredienti dalla chiara provenienza, il tutto a condire un meraviglioso impasto a lievitazione naturale di almeno 48 ore. Si tratta di una versione della napoletana con un cornicione più basso; la cottura è eseguita con maestria, cosa che si nota dal bordo leopardato e dalla fragranza e morbidezza dell’impasto. La freschezza e la qualità degli ingredienti si sente a ogni morso, l’estrema digeribilità s’avverte subito dopo la fine del pasto: si esce sazi ma non appesantiti, e si dormono sonni tranquilli. Ambiente da trattoria cordiale e caciarona, sebbene un po’ troppo piccolo e rumoroso; servizio attento e cortese: da sottolineare l’offerta di prosecco e di qualcosa da sgranocchiare in attesa della chiamata al tavolo e degli amari a fine pasto.