di Laura Guerra
Le storie d’amore importanti, tante volte si nascondono in posti impensabili e lasciano segni nel tempo. Ce n’è una anche fra gli incarti bianchi, verdi e blu del Fiordilatte firmato da Latteria Sorrentina.
Tutto comincia nel 1825 quando Michele Amodio sposa Luigia Cinque e con lei apre due caseifici a Moiano e Pimonte, frazioni affacciate su Vico Equense.
Siamo sui Monti Lattari, area di allevamento della mucca “agerolina”, e questo fu il primo passo verso la trasformazione di un latte pregiato in un formaggio a pasta filata di gran qualità. Le vendite del fiordilatte che, per esigenze di trasporto ha la forma quadrata, si incrementano grazie a Francesco, che lo fa conoscere personalmente girando a cavallo per tutti i paesi della piana vesuviana. Si innamora della zona che, con fiuto imprenditoriale, valuta strategica perché vicina a Napoli e, negli anni Trenta, trasferisce l’attività a Sant’Anastasia, vicino alla chiesa principale del paese. Durante il boom economico degli anni ’60 Ciro, il figlio di Francesco, trasferisce il caseificio in zona Madonnelle, sempre a Sant’Anastasia. Si sposa nel 1961, a 29 anni, con Maria e nascono 7 figli: Francesco, Pasquale, Massimo, Michelangelo, Maurizio, Enrico e Fausto.
I sette fratelli nel 1986 fondano la società con il nome di famiglia e aprono il caseificio industriale a Pollena Trocchia e i tempi sono maturi per pensare alla distribuzione organizzata in una rete di punti vendita al dettaglio.
Produrre il latte, trasformarlo e distribuire in proprio tutti i prodotti della filiera – non solo fiordilatte ma anche mozzarella, provola e ricotta – garantisce la qualità del prodotto attraverso un rigoroso controllo delle procedure in azienda e dei tempi di viaggio e consegna, perché il buon fiordilatte è quel fiordilatte che è stato trasportato con cura e servito alla giusta temperatura e che raggiunge in condizioni ottimali le vetrine delle salumerie, le tavole familiari, i banchi delle pizzerie.
Il fiordilatte lavorato artigianalmente secondo tecniche tradizionali è più sodo. La fetta tagliata da un formato da 500 grammi è turgida, con un bel concentrato di latte. La stessa consistenza caratterizza anche i formati piccoli e i bocconcini. Il suo posizionamento, sia in termini di mercato che di comunicazione, è il settore pizza: i pizzaioli, prima dell’introduzione del disciplinare STG della pizza napoletana, utilizzavano quasi esclusivamente il fiordilatte perché non rilascia liquido in cottura e non compromette la fragranza del disco di pasta.
Oggi i prodotti preferiti e selezionati dai professionisti del settore, sia nella grande distribuzione che nell’Ho.Re.Ca., sono il Fiordilatte di Napoli, il Fiordilatte dei Monti, il Fiordilatte della Penisola. Tre versioni legate ad altrettante lavorazioni tipiche della Costiera Sorrentina che, nello spazio di pochi chilometri in linea d’aria, hanno generato nel tempo tre prodotti dalle caratteristiche specifiche adatte a specifiche esigenze di mercato.
In casa Latteria Sorrentina, il Fiordilatte di Napoli è il latticino premium della gamma. Frutto di un lavoro tradizionale che conta su allevamenti da produzione di latte 100% italiani, proietta il marchio nel futuro in chiave contemporanea. Copre il 20% della produzione dell’intera gamma con un incremento percentuale del 148% nell’anno 2019 sul 2018 e del 37% nel 2020 sul 2019, nonostante la pandemia. Nel primo quadrimestre 2021 la richiesta è cresciuta del 45% per la tipologia cubettata e per quella della treccia artigianale a forma di fiore.
Il Fiordilatte dei Monti è la scelta preferita dai pizzaioli di estrazione napoletana grazie alla qualità della filatura che, resistendo alle temperature alte fila, non brucia e assicura uno spicchio gustoso e fondente. E’ un protagonista anche fra i fritti della tradizione per la sua ottima resa nella immancabile mozzarella in carrozza.
Copre il 38% delle vendite complessive di Latteria Sorrentina e ha registrato la sua consacrazione nel 2019 quando la richiesta è aumentata del 167% grazie alla fidelizzazione dei professionisti della pizza che lavorano in Campania e nel resto d’Italia, che ne hanno valutato e apprezzato l’ottimo rapporto qualità-prezzo e una stabilità di gusto e di performance in cottura non scontati per un prodotto lavorato con sapienze e tecniche artigianali.
Tendenza confermata con la ripartenza e la parziale ripresa del servizio al tavolo, grazie alla politica distributiva aziendale che si è saputa adeguare nella logistica e nella sicurezza, sia per la piccola che per la grande distribuzione, alla normativa che regola gli scambi commerciali durante l’emergenza sanitaria.
L’interesse per il Fiordilatte della Penisola, consegnato in acqua, è via via cresciuto fin quasi a pareggiare la quota di mercato del Fiordilatte dei Monti. La ragione principale dell’aumento vertiginoso degli ordini (93% nella media stabilizzata del biennio 2019-2020) è dovuta alle caratteristiche di conservazione del prodotto.
La rigenerazione in acqua a temperatura corretta per l’uso, lo rende un prodotto facilmente programmabile rispetto agli orari di servizio di una pizzeria. Questo prodotto, un tempo selezionato come provvista e riserva, è diventato oggi la prima scelta proprio grazie alla sua versatilità nella consistenza e nel grado di salatura che possono essere di tre livelli per rispondere alle diverse esigenze di utilizzo e di trasporto, sia in Italia che all’estero. Questa versatilità lo ha reso protagonista con un incremento di richieste di più del 250% nel biennio 2019-2020.
Tre prodotti pensati, studiati e realizzati secondo tradizione, applicata ad una filosofia aziendale moderna e funzionale. Tre referenze nate per essere riconoscibili sotto il marchio Latteria Sorrentina che li produce per soddisfare il gusto e il palato dei consumatori.