Denis Lovatel va in alta quota e porta la “Pizza in Malga” progetto che parla delle montagne bellunesi.

 

di Laura Guerra

Una malga nelle montagne del bellunese dove Denis Lovatel, con la sua “Da Ezio” – Premio speciale “Innovazione e Sostenibilità ambientale” e al 30° posto per 50 Top Pizza 2019, porta la sua pizza.

Detto così potrebbe apparire persino banale: vacanza in montagna, hai voglia di pizza, vai alla malga Domador e la trovi.

Pizza in Malga” invece è un percorso ideale e reale pensato e voluto da Denis per arricchire  la  sua esperienza di vita e di pizzaiolo.

Ho scelto di percorrere la distanza tra la Pizzeria da Ezio e la mia Malga a piedi – racconta –  faccio un sentiero tutto in salita in tre ore. Ho scelto di muovermi solamente a piedi perché ciò mi permette ancor di più di immergermi nella natura, di vivere a stretto contatto con la mia montagna e di vivere un’esperienza a tutto tondo.”

La pizza della malga sarà una pizza in pala, con un impasto croccante frutto di una farina biologica prodotta nelle Oasi Rachello, dove in terre incontaminate e controllate si produce, in filiera corta e senza sostanze chimiche un grano da cultivar italiana.

Il risultato sarà uno spicchio gustoso e proteico che appagherà il palato e anche le esigenze nutrizionali degli escursionisti che arriveranno lì dopo cammini impegnativi. Il topping sarà il trionfo dei sapori montani con prodotti locali come il mais spongio tipico della Val Belluna, carni, salumi e formaggi come il Morlacco, prodotti in proprio con l’aiuto dei malgari e delle loro antiche sapienze di produzione e conservazione che Denis intende conoscere e valorizzare.

Protagonisti anche i frutti, le erbe spontanee, funghi e fiori eduli che arriveranno in cucina dal un giro di foraging quotidiano che significa niente pizze in serie ma risultato della raccolta di quel giorno.

Alla base del progetto una forte e consapevole attenzione ambientale che vede impegnato lo staff di lavoro in un locale senza elettricità e senza telefono, per cui non si prenota, si arriva in bike, a piedi e anche in auto seguendo vie e sentieri del lato bellunese del Massiccio del Grappa che conservano ancora la memoria di trincee della Prima Guerra Mondiale.

La malga è autoalimentata attraverso l’utilizzo di pannelli solari, che trasformano l’energia solare in energia elettrica per il funzionamento di apparati e del sistema di riscaldamento dell’acqua.

Per la cottura sarà invece privilegiato l’utilizzo di una stufa a legna con top in ghisa.

Anche gli ospiti quindi sono accompagnati nel vivere in un’esperienza totalmente “sconnessa” dalla tecnologia contemporanea e  invitati a posare l’attenzione sulla bellezza della natura e sulle opportunità gustative, visive e uditive che offre e a rigenerare sensi e pensieri.

La malga comprende un orto e una piccola fattoria di allevamento di animali da cortile e da carne che forniscono prodotti e ingredienti del cestino del pic nic sostenibile che insieme ad una coperta permetterà di vivere un pasto dentro la natura.

Un’esigenza immersiva e di contatto con l’ambiente che Denis Lovatel ha sentito durante il lockdown, che ha ascoltato e che quest’estate condividerà con i suoi ospiti.

 

Photo credits AROMI.GROUP

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